BUONA NOTTE, LUCIO
E così sia
LUCIO DALLA E LA SICILIA
Di GIUSEPPE ARDIZZONE
Buona notte , e che tu possa svegliarti in quel Paradiso che, qualche giorno fa a Sanremo, Celentano si augurava ci fosse per tutti noi.
Mi piace pensare il tuo volto, ormai sereno avvolto nel mistero della morte, ed accarezzare la tua fronte che è stata sempre piena di pensieri e creatività con cui ci hai regalato tanti pezzi di poesia per la nostra vita.
Avevi (hai) qualche anno più di me ed ho ascoltato da ragazzo le tue canzoni , insieme a quelle di Tenco, di De Andrè, di Battisti, di Guccini e di tutti gli altri artisti della tua generazione che erano i miei fratelli grandi che mi spiegavano la vita.
Grazie Lucio per essere stato sempre un po’ fuori le righe di una morale ordinaria e di non esserti mai accontentato della ‘semplice’ notorietà. Hai amato la gente, tutta, soprattutto i più umili e peccatori , quelli per cui c’è poca attenzione, ed hai guardato il mondo con l’avida curiosità che ti condivido .
Hai amato la mia terra!
Hai voluto una casetta proprio in un paesino della Montagna, Milo, vicino la mia Catania, dove coltivavi, nel tuo vigneto, uno squisito vinello rosso, dal nome d’un Bacco spassoso e aggraziato: ‘stronzetto d’ Etna’. Hai voluto abitare anche nelle isole Tremiti dove, quando sono stato, ho potuto godere anch’io dello splendore dell’azzurro del mare e del cielo. Com’è profondo il mare!
Grazie Lucio per le tue canzoni che tante volte accompagnano i miei pensieri e riscaldano il mio cuore d’emozione.
Ciao.
Giuseppe Ardizzone