REDAZIONALE
Le segreterie Nazionali SLC-CGIL, FISTel-CISL, UILCOM-UIL, FIALS-CISAL, hanno indetto per venerdì 25 marzo lo sciopero generale settore musica. In un comunicato unitario le sigle sindacali hanno denunciato:
‘Noi siamo dentro a un modello Europeo in cui la Cultura è un bene collettivo che deve essere garantito come diritto di cittadinanza poiché esprime un dato fortemente identitario per ogni Paese con un profilo sempre più unitario a livello Europeo (il maestro Baremboim alla “prima della Scala” ha letto esattamente e ha richiamato tutti al rispetto dell’art.9 della Costituzione) elemento che richiama “il vivere democratico” del Paese.
Tutti i Paesi Europei vedono nel mondo creativo , nella creatività e nella Cultura una grande risorsa da “proteggere e sviluppare” anche come elemento anticiclico rispetto alla crisi e come motore di tanta economia (l’incidenza europea della creatività sul PIL è del 2.6% più o meno l’incidenza che si registra nel nostro Paese) e investono sulla Cultura risorse importanti pari all’1% del PIL mentre il nostro Paese investe lo 0,19% del bilancio dello Stato
Vi è una domanda forte di produzione culturale –eventi -spettacolo e in continua crescita (dati Siae – Enpals) a livello nazionale ; ribadiamo che la filiera : Produzione Culturale /Beni Culturali /Turismo Culturale / Eventi legati ai luoghi è tanta economia ed è un dato primario su cui investire in un’economia sempre più globalizzata in cui noi abbiamo tanti punti di eccellenza
La produzione Culturale e lo Spettacolo sono un Settore che in questi anni registrano importanti riconoscimenti nazionali e internazionali per le eccellenze dei Teatri (Musica-Prosa)
I provvedimenti di questo Governo hanno tagliato pesantemente le risorse (tagli del 36.6% al FUS e in addizionale ulteriori 27 Milioni “congelati”che nei fatti decurtano i finanziamenti sul corrente anno) .
Si sancisce e si aggrava uno Stato di crisi per molti versi irreversibile che ,addizionato ai tagli delle Autonomie Locali ,mettono sull’orlo del baratro imprese sane e disperdono professionalità importanti poco ripetibili e riproducibili sia artistiche che tecniche
La nostra crisi è indotta da questo Governo e noi dobbiamo contrastare con la mobilitazione e lotta decisamente questa deriva per mantenere aperti i centri di produzione Culturale(i teatri)
I nostri obiettivi sono
-Il rifinanziamento del FUS 2011 a 474 M. (basterebbe nell’immediato non dividere in due le giornate elettorali e referendarie previste nella prossima primavera che comportano un costo stimato di 300 milioni di Euro )
– Vere riforme con leggi di Sistema e reti protettive adattive ai Settori
– Un Ministro nel pieno delle sue prerogative e un Dicastero in grado di tutelare gli interessi complessivi della categoria
-Convocazione in tempi celeri presso l’ARAN per il rinnovo del contratto collettivo nazionale
A pochi giorni dal 150° anniversario dell’unità del nostro Paese viene assestato un colpo mortale a un Settore che è tanta identità del Paese e rappresenta tanto prestigio nel mondo costringendolo a una lenta agonia in una logica di “disidratazione di tutto ciò che è arte, sapere, conoscenza, confronto e crescita”dentro a un reticolo dove non vi è alcun futuro.
I LAVORATORI DEL SETTORE MUSICA SONO CHIAMATI ALLA MOBILITAZIONE E ALLO SCIOPERO GENERALE PER IL GIORNO 25 Marzo PER L’INTERA DURATA DELLE PRESTAZIONI LAVORATIVE CON INIZIATIVE “APERTE AL PUBBLICO E ALLE FORZE POLITICO-ISTITUZIONALI LOCALI
Roma 16 Marzo 2011
LE SEGRETERIE NAZIONALI