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SIAE il Commissario straordinario elimina l'assegno di professionalità e tace sul rinnovo dello Statuto.Tra un mese la scadenza del mandato- di Daniela Colamasi |
Sabato 11 Febbraio 2012 18:00 |
di DANIELA COLAMASI Acque profonde in SIAE la Società Italiana degli Autori ed Editori, una delle più grandi organizzazioni internazionali nel campo dei diritti d’autore; una associazione antica e solida con i suoi 130 anni di attività che ha visto tra i primi nomi a volerla ed accrescerla Giuseppe Verdi, Francesco De Sanctis, Edmondo De Amicis, Emilio Treves. Con le ingerenze pressanti dello Stato che l’ha commissariata e ad un mese dalla scadenza del suo mandato previsto per il 13 marzo 2012 il commissario straordinario ed i sub commissari ancora non hanno attuato la revisione dello Statuto. Dall’anno scorso molte cose scricchiolano e sempre più forte sta diventando la difesa per i propri diritti sia degli associati che dei lavoratori. Questi ultimi hanno dovuto incassare il 9 febbraio dal Giudice del Lavoro della IV sezione di Roma la ricusazione dell’ex art. 28 dello Statuto dei lavoratori. A presentare la denuncia erano state due forti sigle sindacali la SLC CGIL lavoratori della comunicazione e la FISTEL CISL stampa telecomunicazioni. Un braccio di ferro fra i rappresentanti dei lavoratori e della SIAE a partire dalla piattaforma di contrattazione presentata dalla SIAE e rifiutata dalle OO.SS che crea una situazione di stallo bloccando di fatto la contrattazione aziendale. Nel contempo la gestione commissariale in una audizione in VII Commissione Cultura della Camera del 7 febbraio scorso, ha reso noto di aver dato mandato ‘’ai legali della Società di promuovere azioni di responsabilità nei confronti dell’ex Direttore e degli organi del Fondo in relazione alla passata gestione del Fondo stesso, in ragione della quale la SIAE ha dovuto far fronte con oltre 230 milioni di euro. Nella richiesta di risarcimento la SIAE chiederà altresì al giudice civile di valutare la trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica al fine di accertare la sussistenza di ogni altro possibile profilo di responsabilità .’’ Per gli associati un durissimo colpo si è presentato con l’abolizione dell’Assegno di Professionalità, in realtà una piccola quota, una pensione minima a tutti gli effetti di E.400 fino a un massimo di E.600 di cui fino a gennaio avevano usufruito tutti gli iscritti che avevano i requisiti oppure i loro congiunti, un aiuto dovuto ed ora negato a chi per età non ha più la possibilità di essere operativo nel mondo dell’arte. Questo taglio drastico è stato voluto dal Commissario straordinario Gian Luigi Rondi e dai due sub commissari Avv. Mario Stella Richter ed Avv. Domenico Luca Scordino che lo hanno interpretato quale vero assegno di solidarietà da eliminare subito ‘’per non contravvenire alle disposizioni di legge’’. Immediate sono state le proteste da parte di tutte le Associazioni. L’ANAC (Ass.ne nazionale autori cinematografici ) ha chiesto ai propri iscritti di indicare i casi più gravi, quelli colpiti da problematiche economiche. Fra le più importanti l’UNCLA, che con la sua istituzione dal 1946 rappresenta la memoria storica e la forza della categoria della musica leggera italiana, oltre all’ANART che,riunita al Quirinetta, ha manifestato contro le dichiarazioni del Commissario Rondi che dichiarava “Siamo stati costretti ad assumere la deliberazione che modifica il regolamento delle prestazioni erogate dal cosiddetto Fondo di solidarietà in quanto, ben prima del mio arrivo come Commissario straordinario, le autorità di vigilanza (Presidenza del consiglio, Beni culturali e Ministero dell’economia) avevano più volte rilevato come tali forme fossero avulse dalla solidarietà e avessero natura previdenziale (in particolare l’assegno di professionalità che veniva erogato a 1.085 soci autori o a loro eredi)’’. Tra i pochissimi a giustificare e sostenere questa linea, si legge sempre nel comunicato del Commissario del 24 gennaio 2012, alcuni autori “direttamente contattati (da Giulio Mogol a Gino Paoli, a Nicola Piovani, da Maurizio Costanzo a Mario Lavezzi), percettori dell’assegno di professionalità, hanno condiviso la impossibilità di trovare una diversa soluzione e la necessità che comunque Siae continui a fare vera solidarietà nei confronti degli autori in stato di bisogno.” In realtà nomi che si ritrovano soltanto in una Federazione degli autori istituita di recente nel 2010. Si tratta di una decisione dai risvolti in moltissimi casi dolorosi in quanto colpisce in particolare gli artisti più bisognosi che devono combattere contro le ristrettezze economiche non avendo in tanti casi altre fonti di sostentamento. Un censimento di tutte le situazioni è in atto nelle varie associazioni di Autori di ogni espressione artistica e culturale che confluiscono nel coordinamento CREA nato dalla necessità di unire volontà e desideri comuni tra gli autori ed editori di tutti i rami della cultura Italiana, proprio per difendere le opere dell’ingegno italiano da speculazioni e manovre commerciali o politiche. Molte le Associazioni che a vario titolo condividono gli stessi obiettivi di alleanza. Sono parte del coordinamento CREA l’ UNCLA (Unione Nazionale compositori librettisti autori),ANAC (Ass.ne nazionale autori cinematografici), ANART (Associazione nazionale autori televisivi e teatrali), ANPAD (Ass.ne nazionale produttori autori disck-jokey),SNS (Sindacato nazionale scrittori - Cgil), FIPI (Ass.ne italiana per il diritto d’autore), ACEP (Associazione autori compositori e Piccoli Editori), ASST (Associazione sindacale scrittori di Teatro), AUDIOCOOP (Coordinamento etichette discogr. indip. italiane), Ditta Tolnay (concessionaria DOR), Agenzia D'Arborio (concessionaria DOR) e ultimamente con l’appoggio del MAP ( Movimento Autori Professionisti). ‘’C'è stata una velocità incredibile nel sopprimere il fondo di Solidarietà Autori, in realtà una nostra pensione, con tutti i problemi e le ingiustizie derivate’’ ci dice Cristiano Minellono in qualità di rappresentante UNCLA e CREA mentre in realtà ben altro andava fatto ‘’non va dimenticato che il compito primario del Commissario (voluto da FEM e Federazione Autori) e dei sub Commissari avrebbe dovuto essere il nuovo statuto della SIAE di cui non c'è ancora nemmeno l'ombra’’. Eppure in un comunicato Siae del 20 gennaio 2011 il Commissario straordinario Gian Luigi Rondi aveva dichiarato ‘’ Non spetta certo al Commissario Straordinario, nominato dal Governo, commentare le proposte parlamentari. La valutazione è del Governo. La risposta spetta certamente alla nostra base associativa che, tra pochi mesi, all'esito dell'approvazione del nuovo Statuto - su cui con i sub commissari stiamo lavorando - ricostituirà democraticamente gli ordinari organi sociali’’. Al momento, dunque, niente dello sbandierato Statuto, ma solo l’inaspettata e dolorosa eliminazione di quello che alla sua nascita era l’Assegno di Solidarietà poi diventato un assegno pensionistico voluto dagli stessi associati SIAE e creato per tutti indistintamente con le percentuali delle proprie entrate 4% gli autori e 2% gli editori. Il ricordo dei momenti in cui fu istituito viene da Carlo Andrea Bixio, figlio di Cesare Andrea Bixio, in una intervista pubblicata su VivaVerdi la rivista della SIAE n.5 2010 ‘’La Società Italiana degli Autori ed Editori è la mia infanzia e la mia adolescenza, grande lotta per quello che oggi chiamiamo “Fondo di Solidarietà” ma che alla sua nascita era la “Cassa di Previdenza dei Soci della Siae”. Mio padre fece parte infatti del Comitato Direttivo Provvisorio, perché era un editore che capiva le esigenze degli autori. Ne conosceva successi e splendori, ansie e preoccupazioni per il futuro incerto. Ricordo Cherubini e Schisa emozionarsi e piangere di gioia quando si stabilì l’importo dell’assegno di solidarietà. …’’ Ma riprendere in mano la propria posizione in seno alla SIAE per gli autori è urgente ed importante‘’ Se il governo (di qualsiasi colore) stesse fuori dalla SIAE sicuramente riusciremmo a gestire il diritto di autore in modo più trasparente e dignitoso’’ continua Cristiano Minellono ‘’visto che i danni del Commissario Mauro Masi li stiamo pagando ancora oggi. La SIAE è la società degli Autori e sono loro e solo loro ad avere il diritto di amministrare i propri soldi ed il proprio futuro.’’In quanto al commissariamento ‘’la delibera di nomina stabilisce che il loro operato si concluda al più presto con una soluzione che consenta alla SIAE di tornare a essere governata dagli associati.’’ Riportiamo integralmente il comunicato del coordinamento CREA, appena pervenuto. 11 febbraio 2012 Al Commisario SIAE dott. Gianluigi Rondi Ai sub Commissari SIAE dott. Luca Scordino e dott. Mario Stella Richter Al direttore generale SIAE dott. Gaetano Blandini Gentili Signori, siamo ad un mese dalla fine del Vostro mandato il quale era molto chiaro nel sottolineare come primo passo la revisione dello Statuto SIAE. Purtroppo ad oggi ci sono pervenute solo riflessioni poco chiare e nessuna bozza di Statuto, precedute invece da decisioni sul bilancio e quella sconcertante sulla abolizione del Fondo di Solidarietà. Eppure come ben sapete il Vostro arrivo è stato motivato non da uno Statuto totalmente da rifare,ma unicamente dalla mancanza della seconda convocazione in assemblea. Il CREA vuole una proposta di Statuto subito e non un giorno prima della scadenza del Vostro mandato perché vogliamo condividerla ed evitare che uno Statuto non condiviso,presentato all'ultimo momento, dia luogo a ricorsi ed altro che creerebbe un ulteriore ritardo nel ritorno della base associativa al pieno possesso delle proprie prerogative. Più volte ci avete garantito verbalmente che avreste rispettato i termini del mandato e che al 13 di marzo avreste restituito la SIAE alla sua base associativa.Siamo con questa a pregarvi di mantenere ciò che ci avete garantito,anche perché ,il protrarsi del Commissariamento sarebbe cosa molto negativa per gli autori tutti in questo momento di grandi decisioni Italiane ed Europee sul diritto d’autore. Vi ringraziamo confidando nella Vostra sincerità. Per CREA Unione Opere dell’Ingegno Cristiano Minellono
Aderisce a questa richiesta anche MAP ( Movimento Autori Professionisti) CREA Unione Opere delle Ingegno UNCLA, ACEP, SNS, ANAC, FIPI, AGST, ANART, AUDIOCOOP, SLSI, ANPAD, ASSTeatro.
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