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(aggiornamenti al 25/06/2021)
Addio a Paolo Morelli un vero 'Alunno del sole' - di Roberto Bob Tacconelli |
Addio a Paolo Morelli un vero “Alunno del Sole”
di Roberto Bob Tacconelli
Nella notte del 9 ottobre 2013 si è spento a Roma, stroncato da un infarto, Paolo Morelli voce e leader degli “Alunni del Sole”, formazione nata alla degli anni '60 creata e sempre sostenuta da Paolo e Bruno Morelli fratelli nella vita ma soprattutto nella musica. Paolo Morelli è nato sessanta anni fa a Napoli, un vero e autentico figlio d'arte. Il padre Ardelio Morelli violinista e autore di canzoni, scrisse tra le tante “La mano del Signore” portata al successo da Little Tony, la madre Maria fu una valente pianista; entrambi i fratelli scelsero di fare della musica la loro strada trasferendosi da Napoli a Roma; città che insieme a Milano offriva le maggiori opportunità. Negli ambienti romani conobbero Giulio Leofrigio (batteria) e Giampaolo Borra (basso) si unì a loro anche Antonio Rapicavoli (fiati), insieme realizzarono il sogno di Paolo Morelli formando il gruppo degli “Alunni del Sole”, nome ispirato all'omonimo romanzo di Giuseppe Marotta. Lo scenario musicale della fine degli anni '60 era una grande palestra in cui cercavano di mettersi in mostra molti aspiranti artisti; si vedeva l'inevitabile tramonto della musica “Beat” un fenomeno musicale tipicamente italiano, e la nascita della musica “Pop” e di quello che poi sarà chiamato “Musica Progressive”, entrambe naturale evoluzione del Beat Italiano; in questo contesto di non facile inserimento per una formazione di giovani Renzo Arbore credette nel loro talento e li volle come ospiti fissi nella sua trasmissione “Speciale per voi” in cui gli “Alunni” accompagnavano i cantanti ospiti; Paolo si mise in luce per le sue performance sia al pianoforte che all'organo Hammond. Finalmente nel 1969 arrivò il primo singolo “L'Aquilone” e subito dopo l'altro singolo “Concerto” che consacrò definitivamente gli “Alunni del Sole” tra i big della musica italiana; “Concerto” venne poi arrangiata nuovamente nel 1974 con un dolcissimo accompagnamento di archi che accosta l'orchestra alla musica del complesso, ma purtroppo a molti “puristi” che amano unicamente le “prime incisioni” questo connubio non piace, ma fortunatamente al pubblico, sempre in contrapposizione alla critica, piacque e segnò una nuova vita al brano. Subito dopo l'uscita di “L'Aquilone” Rapicavoli lasciò il gruppo e questo fu il primo di una lunga serie di cambi di formazione, ma i fratelli Morelli sono sempre rimasti insieme senza alcuna defezione. L'esordio di un 33 giri dovrà aspettare il 1972 con “Dov'era lei a quell'ora” (Produttori Associati distribuzione Dischi Ricordi) gli arrangiamenti dei brani andavano dal Rock Progressive alla vena di cantautore tipica di Paolo Morelli, ma il discografico giudicò troppo azzardati gli arrangiamenti, a cui aveva partecipato Giorgio Gaslini un valente pianista Jazz, e costringe il gruppo a reincidere tutti i brani con arrangiamenti più scontati e convenzionali. Dopo la vittoria al “Festivalbar” edizione 1978 con il brano “Liù”, il gruppo prosegue l'attività discografica con episodi discografici decisamente meno significati, e nel 1982 continua solamente l'attività live per tornare in sala dieci anni dopo nel 1992 con l'album “Di canzone in canzone” (Ed. Venus). La tragica fine di Paolo Morelli il 9 ottobre u.s. a Roma morto per infarto mentre aspettava in macchina l'inseparabile fratello Bruno, i due fratelli preparavano un grande ritorno del loro gruppo nello scenario musicale odierno. Con lui si è spento un grande autore di musiche e testi, un autentico “verace” poeta popolare dei giorni nostri, un poeta che ha firmato testi che per noi nostalgici della discografia anni '60 e '70 hanno strappato tante lacrime, possiamo ricordare “Jenny”(1974”, “... E mi manchi tanto” (1973), “Isa Isabella” (1971) e “'A canzuncella” (1977) un omaggio alla natia Napoli, questo è solo un brevissimo accenno alla loro discografia. Addio Paolo resterai sempre nei nostri cuori con i tuoi testi e la tua musica.
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